Descrizione
Guerriglia nell’Irlanda britannica, nel Paese Basco spagnolo, nella Corsica francese. Successi elettorali dei nazionalisti scozzesi, gallesi, catalani, baschi. Rinascita culturale di idiomi ritenuti estinti come la lingua d’Oc. Ecco i sintomi più evidenti di una crisi di identità che sconvolge e coinvolge l’Europa occidentale. Un fenomeno che ha ormai raggiunto anche lo stato italiano: vedi i casi della Sardegna e del Friuli. Milioni di europei si trovano dunque in drammatico bilico tra la patria (lo stato) e la matria (la nazionalità). Sergio Salvi, studioso ned esperto di questioni delle nazionalità, propone in questo libro una nuova lettura del fatto nazionale, quale si presenta oggi in un continente dove era stato dato per scontato e risolto. Il libro è anche una piccola storia dell’uso politico del concetto di nazione, da quello borghese a quello marxista. Si va così da Herder a Mauss; e poi da Marx agli austromarxisti, da Lenin a Stalin, dall’ingegneria nazionalitaria dei paesi socialisti alle teorie contraddittorie dell’eurocomunismo. A distanza di 40 anni dalla prima edizione, il libro conserva ancora tutto il suo valore , per via dell’accurata analisi di eventi ed idee, che si collegano alla più stretta attualità, grazie anche a una ricca premessa di raccordo degli ultimi decenni con l’oggi.