Descrizione
Il libro per scoprire come la malattia fisica sia in realtà una “benattia”, un alleato prezioso in grado di guidarci, una volta compreso appieno, verso una guarigione più profonda e non limitata al sintomo.
Dopo l’enorme successo di Sticazzi – La suprema via della leggerezza, A. Pietrangeli torna, con la verve che lo contraddistingue, per guidarci in un affascinante viaggio dentro noi stessi e scoprire come “far-magia”, ovvero come riconoscere le proprie ferite, accettarle con amore e accedere alla fase più divertente della vita, quella della manifestazione dei propri desideri più puri e realizzativi che donano quella vita leggera alla quale abbiamo sempre aspirato. Per percorrere la suprema via della guarigione, occorre Farmagia – sì, proprio con la G – cambiando prospettiva e iniziando a comprendere che la malattia fisica è in realtà un alleato prezioso che ci guida sempre verso la nostra guarigione più profonda. Quando ci riallineiamo con il nostro benessere e smettiamo di maltrattarci, ci accorgiamo infatti che attraverso il messaggio del sintomo il fisico ci indica quali sono le cattive abitudini emozionali che possiamo finalmente lasciar andare. Dopo il dolore, la paura, l’ansia e la povertà, l’essere umano è pronto a evolvere attraverso la gioia, il benessere, l’abbondanza e la gratitudine. Basta sceglierlo. Viviamo in una nuova magica era, pronta a donarci tutto questo e molto di più, non appena troviamo il coraggio di darci amore, cura e attenzioni ed esplodiamo di amore per noi stessi e per il nostro vissuto. Saper ascoltare il proprio corpo è un grande potere di guarigione che stiamo lentamente imparando, senza più bisogno di intermediari per tradurre i messaggi salvifici che ci offre la “benattia”, ma anzi apprendendo a riconoscere e come usare i quattro aiuti – delle vere “bacchette magiche” – che tutti quanti abbiamo a disposizione.
«Si pensa che il sintomo sia un male, una disgrazia. Io ti dico invece che ogni sintomo in realtà è un bene: è il tuo corpo che si protegge da te e dalle tue maldestre scelte emozionali. Per guarire quel dolore da cui spesso cerchiamo di sottrarci e curare la ferita emozionale è necessario assumere una medicina specifica che ho scoperto essere il talento. E il talento è riscoprire l’Amore in azione attraverso di te. Non è farmacia, è far magia!».
Andrea Pietrangeli
Si tratta di un’opera dedicata alla guarigione profonda, che propone una diversa lettura della malattia e del sintomo, visti come nostri alleati e forieri di un messaggio salvifico da parte del nostro corpo. Pietrangeli parla infatti di “benattia”. Si tratta dell’approfondimento di uno dei capitoli del libro Sticazzi (Lo Sticazzi e la malattia) e stile e struttura sono similari: il tono è fresco, leggero e canzonatorio e nel libro ci sono anche numerose vignette. L’argomento è ovviamente più impegnativo, trattando di malattia e guarigione, ma l’approccio è “inclusivo” (non si parla male della medicina tradizionale, al più la si affianca) e lo stile semplice e divertente.
I contenuti sono decisamente utili, sia sul piano teorico (offrono numerosi spunti di riflessione, lo dico per esperienza diretta!) che su quello pratico (ci sono numerose indicazioni che possono essere tradotte in esercizi e cambi di comportamento).